Sono ‘inutili e incostituzionali’ le modifiche al processo civile introdotte dal decreto sviluppo, in vigore dal 26 giugno scorso. Filtro in appello e limiti al ricorso in Cassazione sono infatti ‘strumenti inefficaci: i tempi della giustizia saranno piú lunghi e le imprese penalizzate’. Il pesante giudizio è del Consiglio nazionale forense, che si appresta a mandare un documento critico a governo e parlamento. E’ ‘inaccettabile’, sostiene il Cnf, aver eliminato il ricorso per Cassazione per contraddittoria motivazione e in caso di "doppia conforme", quando cioè l’appello è stato dichiarato inammissibile o rigettato perchè‚ fondato sulle stesse ragioni di fatto della sentenza di primo grado. Il filtro in appello, poi, è una ‘iniziativa sbagliata che non farà che aumentare il carico sulla Corte di Cassazione e allungare i tempi dei ricorsi ‘fondati. Entrambe le modifiche al codice di procedura civile ‘creano un cortocircuito che non avrà l’effetto di ridurre i tempi della giustizia, perchè‚ prevedono canali accelerati dimenticando che il contesto è oberato’.