"Non abbiamo fatto un intervento lacrime e sangue. Ora mi auguro che che questo processo di riorganizzazione venga condiviso da Governo e Sindacati per far sì che ne venga fuori una pubblica amministrazione migliore". Il ministro delal Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, intervistato dai quotidiani la Stampa e il Messagero, assicura dialogo e disponibilità al confronto sulla scure calata dal Governo sugli statali, sottolineando però ancora una volta che l’escutivo considera irricevibili "veti" pregiudiziali corporativi a difesa del pubblico impiego. Anche perchè "non risulterà punito nessuno.
Bisogna individuare -ha afefrmato fra l’altro- i criteri più trasparenti ed oggettivi. E lo faremo confrontandoci con i Sindacati, senza possibilità di veto da paret di nessuno". Perchè "ci daremo un tempo di 20-30 giorni e cercheremo di individuare insieme le modalità di uscita". Ma "ovviamente se questa condivisione non ci sarà non potremo fermarci" perchè "la mobilità sarà comunque avviata sulla base di creiteri che l’amministrazione si darà", anche se "noi preferiamo e confidiamo arrivare a soluzioni condivise".
D’altra parte anche "in Parlamento – ha detto ancora Patroni Griffi- mi aspetto un dibattito serrato ma molto responsabile".
Anche perchè ai dipendenti pubblici "è vero che sono stati chiesti sacrifici ma questa è una fase storica eccezionale che si manifesta nel settore privato con una intensità sotto gli occhi di tutti".