Il collegio difensivo di Marcello Dell’Utri ha chiesto formalmente alla Procura di Palermo di dichiararsi incompetente riguardo all’indagine sulla presunta estorsione perpetrata dal senatore del Pdl all’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Per i legali di Dell’Utri, infatti, a svolgere le indagini sarebbero competenti le procure di Milano o Firenze e ad esse andrebbero trasmessi quindi gli atti dell’inchiesta.
Ad oggi, ai legali di Dell’Utri, non risulta nessuna comunicazione ufficiale da parte della Procura palermitana riguardo le nuove accuse mosse al senatore, e secondo gli avvocati si tratterebbe di una indagine derivante dall’inchiesta sulla P3, e quindi di competenza diversa dalla Procura di Palermo.
Entro i prossimi 10 giorni il procuratore dovrà rispondere ai legali che in caso di rigetto o di assenza di risposta possono ricorrere al procuratore generale presso la cassazione.
I magistrati palermitani nelle scorse settimane avevano convocato Silvio Berlusconi per essere ascoltato come testimone, ma l’incontro con l’ex premier è saltato per "legittimo impedimento" di quest’ultimo. Mercoledì o giovedì, invece, dovrebbe essere ascoltata la figlia Marina Berlusconi.