‘Cresce la nostalgia per una generazione di politici che hanno saputo ricostruire l’Italia e arricchire il Paese prima che le loro famiglie. Vale un po’ la stessa legge delle imprese familiari: famiglia ‘povera’, impresa ricca, o viceversa’. E ‘la frase di De Gasperi, che Monti ha citato’ – sul fatto che ‘gli statisti guardano alla prossima generazione, i politici alle prossime elezioni’ -, ‘vale nella sua interezza. Non significa che abbiamo bisogno di statisti e non di politici, ma degli uni e degli altri’. E’ quanto si legge in una nota del Sir dedicata al bisogno di figure pubbliche di grande statura in tempi difficili. E questo è il vero punto. A meno che non si decida di sospenderle per un turno, come fa il giudice sportivo con i calciatori ‘cattivi’: le elezioni ci sono. Si dovrà arrivare – scrive l’agenzia promossa dalla Cei -, se vogliamo essere seri ed efficaci come Unione europea, a sincronizzare le elezioni politiche nazionali, cercando di concentrarle in anni alterni con quelle per il Parlamento europeo’. Infatti, ‘le elezioni (nazionali) ci sono e servono buoni politici per vincerle e cosi’ fare legittimare buone politiche pubbliche, dato che le scelte strategiche sembrano obbligate. Se poi ci sono anche statisti, che sanno vedere lontano e costruire consenso in modo lungimirante, meglio’.