Il patrimonio immobiliare pubblico ammonta a 530mila unità censite (pari 220 milioni di metri quadri) per un valore complessivo stimato tra i 240 e i 320 miliardi. Sono i dati esposti in commissione Bilancio alla Camera dal direttore generale Finanza e privatizzazioni del Tesoro, Francesco Parlato, nel corso di un’audizione sul programma di dismissioni. Il dirigente dell’Economia ha tuttavia subito precisato che il 70% delle unità è destinato ad attività istituzionali (solo il 9% è residenziale) e pertanto non cedibile. L’80% delle unità immobiliari è inoltre di proprietà delle amministrazioni locali (cui fa capo anche il 98% dei terreni) e questo fa sì, sottolinea Parlato, che in tema di dismissione "l’attività autonoma dello Stato sia relativa".
E per dare una risposta in tempi rapidi all’esigenza di vendere per ridurre il debito pubblico, Parlato auspica "un adeguato coordinamento tra i vari soggetti pubblici coinvolti nel processo, tra proprietari e gestori" insieme a una "preliminare opera di valorizzazione, ristrutturazione e cambio di destinazione d’uso catastale per realizzare dismissioni nelle migliori condizioni".