Sanità – Pm: Per le tre barche per Formigoni spesi circa 4,5 mln

Ammonterebbero a circa 4,5 milioni di euro le spese che avrebbe sostenuto l’imprenditore Pierangelo Daccò per le tre barche ("Ojala", "Cinghingaia" e "Ad Maiora") messe a disposizione del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e del suo entourage tra il 2007 e il 2011. Secondo i calcoli fatti dei magistrati milanesi che indagano sui presunti fondi neri della Fondazione Maugeri, e che ieri hanno notificato al governatore lombardo un invito a comparire con contestuale informazione di garanzia con l’ipotesi di corruzione aggravata dalla transnazionalità del reato, il presunto prezzo della corruzione si aggirerebbe complessivamente intorno ai 7,8 milioni di euro.

Per le vacanze e i viaggi la cifra si aggirerebbe invece intorno agli 800mila euro. Per quanto riguarda la villa in Sardegna venduta da Daccò all’amico di Formigoni Alberto Perego, le indagini avrebbero appurato uno "sconto" di almeno 1,3 milioni di euro (sarebbe stata pagata 3 mln invece dei 4,3 mln stabiliti come valore effettivo da una perizia). La cifra pagata sempre da Daccò per i viaggi e i soggiorni in località esclusive di Formigoni si aggirerebbe invece intorno agli 800mila euro. Altri 600mila euro sarebbero invece stati pagati per l’"organizzazione di eventi", oltre ai 70mila che sarebbero stati spesi per il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione.

Intanto sono in corso una serie di accertamenti bancari su diversi conti, tra cui anche quelli di Formigoni.