Il problema della fame nel mondo "è certamente una delle questioni più angosciose del nostro tempo in cui il progresso ha raggiunto mete impensate, lasciando purtroppo dietro di sé nell’indigenza un numero impressionante di persone". Lo ha detto il card. Tarcisio Bertone, in un’omelia pronunciata nel suo periodo di vacanze. "Se ci sembra di essere troppo piccoli singolarmente per risolvere questo mega problema sociale uniamoci sempre più strettamente come Chiesa locale alla Chiesa universale, alla sua diffusa e capillare azione di carità nel mondo per opera di generosi missionari che ancora oggi non temono l’effusione del loro sangue in favore dei più poveri. Siamo solidali con l’azione evangelizzatrice che stimola le coscienze alla condivisione e all’amore del prossimo come di se stesso. Non accontentiamoci mai di consumare i nostri ‘cinque pani e due pesci’ in solitudine, ma siamo generosi per far sì che le mani di Dio si aprano ad una generosità e a una provvidenza molto più grandi".
Bertone è giunto oggi in Valle d’Aosta, a Les Combes d’Introd, dove trascorrerà due settimane di vacanza, fino all’11 agosto, ospite della casa dei salesiani nella quale negli anni passati sono stati in villeggiatura tanto Benedetto XVI quanto Giovanni Paolo II. Per il Segretario di Stato vaticano si prospettano riservati giorni di riposo. Unico appuntamento pubblico previsto è quello di mercoledì alle 18 quando celebrerà una messa nella parrocchia di Introd. Prima della Valle d’Aosta, a partire dal 23 luglio il segretario di Stato vaticano ha fatto un breve soggiorno a Sordevolo, nel Biellese, e nel suo paese natale, Romano Canavese, a due passi da Ivrea, dove ieri ha celebrato la messa nell’anniversario della morte del fratello Paolo.