Tempi duri per imprese e cittadini e durissimi per quelli della Capitale dove l’Imu ha colpito più forte che in altre città, mettendo in ginocchio cittadini e aziende. "E’ un primato del quale avremmo fatto volentieri a meno – sottolinea Mina Giannandrea, presidente di Federstrade-Confesercenti- e che invece non solo siamo costretti a subire, ma che inibisce drammaticamente qualunque tipo di spinta capace di rimettere in moto l’economia locale e quella nazionale".
"In un momento così difficile e dopo una fase lunghissima di stagnazione dei consumi, – sottolinea la nota di Federstrade-Confesercenti – l’ennesima tassa riduce ancora la capacità di spesa delle famiglie, quindi i consumi, quindi i fatturati delle imprese e la loro possibilità di resistere, fare occupazione e spesso di tenere aperti i battenti".
"La stagione estiva, soprattutto per una città come Roma, ma per le città d’arte in generale – aggiunge la Giannandrea – avrebbe dovuto rappresentare un’occasione di ripresa e per questo, nonostante la necessità di una politica economica di rigore, sarebbero state necessarie misure in grado di sfruttare al massimo le potenzialità in termini turistici".