Un intervento del Nucleo tutela donne e minori della Polizia Locale mette fine alle minacce di uno stalker nei confronti di una donna milanese. È stata, infatti, eseguita una misura cautelare coercitiva nei confronti di uno italiano di 36 anni. Questi i fatti: dopo la denuncia della giovane donna, il nucleo dei vigili ha avviato indagini, appostamenti, e analisi dei tabulati telefonici.
L’indagine della Polizia Locale ha, dunque, determinato il provvedimento del Pubblico Ministero nei confronti dello stalker, che d’ora in poi non più potrà avvicinarsi a meno di 200 metri dalla vittima. Gli sarà anche vietato inviare sms, email, e messaggi su Facebook. Lo stalking destabilizza la vittima e la obbliga a cambiare vita e abitudini, talvolta isolandola e rendendola ancora più vulnerabile. È un reato perseguibile solo dietro querela di parte e per questo la denuncia presentata dalla persona aggredita è fondamentale.
“Questa operazione è uno dei risultati della professionalità e della dedizione del nucleo della Polizia Locale che, insieme alla Magistratura e alle altre Forze dell’ordine lavora costantemente per tutelare le donne”. Lo ha dichiarato Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato.
Purtroppo, a causa delle continue molestie, la vittima aveva già dovuto cambiare le abitudini di vita e il numero di telefono, ma non è bastato. Lo stalker, infatti, non aveva desistito e continuava a tormentarla. A carico dell’uomo è, quindi, partita una denuncia per tentata violenza sessuale, minacce, molestie telefoniche. Questo è, purtroppo, il classico caso di stalking in cui la vittima subisce e non denuncia finché non si raggiunge lo strenuo delle forze psico-fisiche. Ma, grazie all’intervento della Polizia Locale finalmente, il travaglio per la vittima ha avuto una felice conclusione.