Un ‘imbroglio’ nei confronti degli elettori. Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl, intervistato dal quotidiano Il Tempo, bolla così l’accordo preelettorale tra Pd e Sel, pronti a imbarcare anche l’Udc di Pier Ferdinando Casini dopo il voto. ‘Un tatticismo spregiudicato – commenta – che punta a ottenere la maggioranza ma non ci dice poi come sarà possibile governare, su quali basi programmatiche trovarsi d’accordo. Non solo sui temi etici, ma anche e soprattutto su quelli economici’. Dunque, secondo Cicchitto, ‘alle spalle di questo accordo c’è solamente una grandissima furbizia tattica. Ma per governare questo non basta. Basterebbe prendere uno per uno i tre protagonisti dell’intesa e analizzare le loro posizioni nei confronti del governo Monti: da un lato c’è Casini, che ne ha appoggiato senza se e senza ma tutte le scelte. Dall’altro il Pd, che a volte le ha accettate, in altri casi le ha subite, ma in ogni caso non ha fatto mancare mai i suoi voti. E la terza gamba della coalizione sarebbe quel Vendola che invece ha rifiutato Monti totalmente’. Il problema, inoltre, ‘non sono tanto i temi etici, non determinanti per stare insieme o per dividersi’ ma ‘le ricette economiche. Come conciliare le idee dell’estrema sinistra con quelle dei moderati? Un assaggio di quello che potrebbe accadere lo abbiamo già avuto quando Vendola ha chiesto a Casini di ‘convertirsi’ perchè ‘il liberismo è il diavolo”.
A questo punto, conclude Cicchitto, ‘e’ probabile che noi andremo al voto da soli con Berlusconi candidato premier e loro si presenteranno da soli avendo pero’ il progetto di fare un’alleanza post-elettorale cosi’ eterogenea che può anche avere la maggioranza ma che difficilmente e’ in grado di governare’. Nessun riavvicinamento con l’Udc, dunque? ‘In politica mai dire mai. E’ il momento di mettere da parte tutti i vecchi rancori personali sorti negli ultimi anni, pur di evitare la scalata al potere di una sinistra sconclusionata’.