Non diminuisce in Sicilia l’allerta per gli incendi che da giorni stanno interessando la regione.
Dopo i devastanti roghi dell’area trapanese, con la distruzione della riserva naturale dello Zingaro, le fiamme si sono concentrate adesso tra le province di Catania, Messina e Palermo.
Nella provincia peloritana oggi si sono contati otto fronti di fuoco, che hanno impegnato anche le squadre aeree antincendio, con Canadair ed elicotteri. Nei comuni di Savoca, Alì Terme e Reitano i roghi più grossi. Nel Palermitano le fiamme hanno interessato i paesi di San Mauro Castelvere e Camporeale. In provincia di Catania, invece, il fronte di fuoco più vasto è a San Michele di Ganzaria.
Questo pomeriggio, intanto, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Alessandro Aricò, ha fatto un sopralluogo nella riserva dello Zingaro, in provincia di Trapani. "Porterò all’ordine del giorno della prossima giunta di governo – ha detto Aricò – la proclamazione dello stato di calamità per le zone della Sicilia, in particolare del Trapanese e del Palermitano, colpite dall’emergenza incendi".
Aricò è fiducioso, però, riguardo "una possibile riapertura anche parziale dell’area protetta". Su questo rogo che ha devastato una delle perle naturalistiche più importanti dell’isola, la Procura di Trapani ha aperto un fascicolo contro ignoti in cui si ipotizza il reato di incendio doloso boschivo.