
L’ipotesi di un taglio delle aliquote Irpef non è allo studio del Governo. Con un comunicato che non lascia spazio a equivoci o interpretazioni di sorta, il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha aspettato un giorno per dichiarare che quanto ha anticipato il quotidiano ‘La Repubblica’ non ha fondamento. Ed è lo stesso quotidiano diretto da Ezio Mauro a spiegare i tempi delle dichiarazioni del capo dell’esecutivo. "Se a Bruxelles temevano un cambio di linea indotto dall’eccessiva pressione dei partiti in vista della campagna elettorale, è stato tuttavia a Madrid che il possibile cambio di rotta italiano ha creato le maggiori apprensioni. E sembra – scrive Francesco Bei a pagina 3 – che dalla Moncloa sia partita una richiesta di chiarimenti a palazzo Chigi. Tanto da indurre Monti a stilare una nota personale, arrivata comunque dopo 48 ore dalla pubblicazione delle indiscrezioni sul piano taglia-tasse. In queste settimane il governo di Mariano Rajoy è infatti impegnato in una delicatissima trattativa diplomatica per evitare un’umiliante richiesta di salvataggio al fondo Salva Stati. Una partita che Rajoy punta a giocare in doppio con Monti "contro" la Germania per arrivare a una forma di intervento soft, senza sottoporsi a nuove ‘condizionalità da parte europea. Ma leggere che Roma si apprestava a studiare un taglio delle tasse – in contraddizione con la politica di rigore sbandierata nei programmi presentati a Bruxelles – ha fatto sorgere a Madrid il sospetto che Monti intendesse avvalersi dei benefici indiretti di un salvataggio della sola Spagna, facendo venir meno la sponda mediterranea". Insomma un’eventuale riduzione delle tasse si potrebbe ipotizzare solo a partire dal 2014 se l’obiettivo se come sembra il pareggio di bilancio entro il 2013 rimarra’ il mantra del governo. Di diverso avviso i partiti. Il responsabile economico del Pd Stefano Fassina intervistato a pagina 2 della Stampa torna ad insistere con la proposta di una patrimoniale strutturale sulle grandi ricchezze attraverso sui si potrebbero trovare subito risorse per abbassare le tasse. Mentre l’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi – sempre intervistato dal quotidiano di Torino sottolinea l’esigenza di dare attuazione al federalismo fiscale per poter abbassare le tasse entro la legislatura. Il federalismo fiscale – spiega ‘non e’ solo un modo per garantire la coesione nazionale, e’ anche uno strumento per responsabilizzare gli amministratori locali e dunque per alleggerire il carico fiscale improprio aggiunto da Regioni e Comuni. Basti pensare all’impatto dei sovracosti della Sanita’, specie nel Centro-Sud’".