Intercettazioni, Anm a Monti: Improprio parlare di abusi

Dura reazione dell’Associazione nazionale magistrati al premier Mario Monti sul tema delle intercettazioni. Il premier, in un’intervista al settimanale Tempi diffusa ieri, ha parlato di "abusi" che "si sono verificati e si verificano", al punto da imporre un’iniziativa del governo. Parole riferite soprattutto all’ascolto indiretto delle conversazioni telefoniche del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell’indagine sulla trattativa Stato-mafia. Pur essendo "la questione relativa alle procedure cui assoggettare le intercettazioni indirette dei colloqui del presidente della Repubblica oggetto di un conflitto di attribuzione in merito al quale è doveroso attendere la decisione della Corte Costituzionale", l’associazione dei magistrati rileva tuttavia come "allo stato appare improprio ogni possibile riferimento a presunti abusi che sarebbero, comunque, oggetto di altre procedure di controllo, secondo gli strumenti previsti dalle normative vigenti". Di qui l’auspicio che "ogni eventuale riforma del regime delle intercettazioni, pur diretta a tutelare il diritto alla riservatezza dei soggetti estranei al procedimento, salvaguardi il pieno utilizzo di tale indispensabile strumento d’indagine, senza peraltro comprimere il legittimo diritto di cronaca".