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"Quello che non dovrebbe accadere è cavalcare la giusta tematica della salvaguardia dell’ambiente per motivazioni strumentali, cioè non tanto perchè stia veramente a cuore questo problema, ma perchè dalla protesta si possa ricavare un qualche utile personale o di gruppo. Qualora dovesse accadere questo, dovrei pensare che ci sia un inquinamento spirituale che è peggiore dell’inquinamento ambientale". Cosi l’allora vescovo di Taranto, Benigno Luigi Papa. Già, a Taranto a causa delle acciaierie dell’Ilva, oltre all’inquinamento ambientale che ha provocato il 30% in più della media di carcinomi polmonari, c’è il pericolo di inquinamento spirituale. Allora, occorre l’esorcista. Lo chiediamo all’attuale vescovo, Filippo Santoro, la cui sensibilità ai problemi ambientali dovrebbe essere garantita, visto che è stato tra i delegati del Vaticano alla Conferenza Mondiale sull’Ambiente a Rio de Janeiro (Brasile) del 1992, alla quale dovrebbe aggiungere quella agli inquinamenti spirituali, paventata dal suo predecessore, nominando un esperto esorcista che cacci la presenza demoniaca o malefica da una o più persone. Intanto, ci permettiamo di consigliare a monsignor Santoro di rifiutare le donazioni "pelose" dell’Ilva.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc