Le pioggie arrivano troppo tardi per salvare i raccolti e i danni per l’agricoltura ammontano a circa un miliardo di euro. Lo riferisce la Coldiretti in occasione dell`arrivo di Poppea, la prima perturbazione a carattere autunnale con piogge e temporali che colpirà il centro nord fino alla Campania.
Il maltempo con la pioggia, sottolinea l’associazione, arriva troppo tardi per salvare le coltivazioni nei campi dove si contano perdite per un miliardo di euro dovute al caldo e alla siccità estiva più grave da quasi dieci anni che ha bruciato dal 30% dei raccolti nazionali di mais fino al 40% di quelli di soia, ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero e per il girasole (-20%), senza dimenticare il calo del 10% nella produzione di latte dovuto allo stress da afa delle mucche.
Le precipitazioni in questa fase, sottolinea la Coldiretti, sono importanti per spegnere gli incendi e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi e nei fiumi a secco in vista delle prossime semine e per salvare alcune colture in campo ma in generale arrivano troppo tardi e rischiano peraltro di aggravare i danni soprattutto se accompagnate da grandine, come previsto. Se la pioggia è intensa i terreni secchi, precisa la Coldiretti, – non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con il pericolo di frane e smottamenti mentre la grandine provoca danni irreparabili alle colture in campo come le uve pronte per la vendemmia. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con interventi finanziari per affrontare l`emergenza ma anche con misure strutturali con le opere, conclude la Coldiretti, per la conservazione della acqua con il necessario potenziamento degli invasi per l`avvenuta modifica della distribuzione della pioggia.