C’è la mano americana, e in particolare quella della Cia, dietro Tangentopoli: ‘quando l’ex console americano a Milano Semler dice che era informato già alla fine del ’91 di come sarebbero andate le cose, per me torna tutto’. Lo dice alla Stampa Paolo Cirino Pomicino.
‘E’ storia – spiega l’ex ministro democristiano -, anche se poco nota da noi, che la Cia agli inizi degli Anni Novanta abbia avuto ordine di fare anche intelligence economica e di raccogliere informazioni sull’Europa corrotta. Ora, che in Italia ci fosse un sistema di finanziamento illecito ai partiti è noto oggi ed era noto allora. Io lo dissi pure in una riunione dei vertici della Democrazia Cristiana, che il finanziamento illecito era il nostro fianco scoperto. Ritengo che la Cia abbia raccolto informazioni e le abbia girate alla magistratura di Milano dove c’era un pm, ex poliziotto, che non andava troppo per il sottile’. Poi, aggiunge, ‘un conto è muovere le cose per riconquistare un’influenza perduta, e fare i conti con Andreotti e Craxi che si muovono troppo liberamente sullo scacchiere arabo e mediterraneo; altro è destabilizzare un Paese cruciale per le loro alleanze. Bartholomew ha una visione più larga e si rende conto che l’interesse americano è diverso. E ferma le macchine’.