"Bersani ma anche Vendola, Di Pietro, Fini e persino Grillo. Serve una sempre maggiore unanimità, un impegno programmatico sulle unioni gay da parte di tutti, non polemiche sul sesso degli angeli. Il movimento gay sia serio e si unisca sulle al dialogo sulle bozze di possibili accordi sul riconoscimento delle coppie omoaffettive che finalmente potrebbero essere raggiunti trasversalmente da più forze in campo". Con queste parole Enrico Oliari, presidente di GayLib (gay di centrodestra) prende posizione dopo le polemiche che hanno visto alcuni gruppi omosessuali attaccare nelle ultime ore il segretario Pd, Bersani.
"C’è probabilmente una ampia fetta della prossima maggioranza e oltre a favore di unioni civili forti, alla tedesca, quelle che con cui si è sposata la deputata Paola Concia e proprio ora il movimento rischia di rovinare tutto?" si chiede il segretario politico di GayLib, Daniele Priori.
"Pur credendo da sempre nel matrimonio, essendo arrivati in prima persona di fronte alla Corte Costituzionale, mentre quello stesso movimento cercava soluzioni alternative o all’acqua di rose, e avendo celebrato in più occasioni nozze simboliche su piazze e spiagge italiane – aggiungono Oliari e Priori – ci sforzeremo, come stiamo già facendo da tempo, per trovare una unanimità sul riconoscimento massimo possibile delle unioni omoaffettive in Italia anche, ovviamente, presso l’area vicina al presidente Berlusconi e alla nuova Lega di Maroni. Senza dimenticare l’area cattolico democratica che ha mostrato di essere possibilista sul tema. E questo, altro che piccolo passo – concludono i dirigenti di GayLib – sarebbe una vera e propria rivoluzione dei diritti nell’omofoba Italia che non è riuscita ad approvare, non lo dimentichiamo mai, nemmeno l’innocua legge contro l’omofobia".