Prosegue il confronto intorno alla nuova legge elettorale ma è scontro sul sistema tedesco. "Sulla legge elettorale se il lavorio c’è, attorno un ipotetico testo che potrebbe essere un sistema proporzionale similtedesco con le preferenze, avviene lontano da sguardi indiscreti – scrive il CORRIERE DELLA SERA -.
Così dicono voci raccolte in alcuni (non tutti) ambienti della strana maggioranza. E le stesse fonti fanno notare che, in assenza di un testo messo a punto nel comitato ristretto presso la commissione Affari costituzionali del Senato, si andrebbe direttamente in commissione e poi in aula. E si sa che a Palazzo Madama i numeri dicono che, sul sistema per mandare in soffitta il Porcellum, si profila una soluzione alla tedesca sostenuta da un’insolita coalizione comprendente Pdl, Udc e Lega Nord. Un’ipotesi contro cui si scaglia il leader del Pd, Pier Luigi Bersani. ‘Se mai qualcuno – ammonisce – avesse in testa di andare a un sistema seccamente proporzionale, perchè di questo si tratta, portando matematicamente il Paese in una situazione di ingovernabilità, dovrà vedersela con noi. Misuri le forze che ha’. Ieri doveva riunirsi l’ufficio di presidenza dell’organismo guidato da Vizzini per deliberare sulla programmazione dei lavori. L’incontro, però, è saltato. E quindi e’ del tutto improbabile che la legge elettorale possa tornare in calendario questa settimana perche’ la stessa commissione è impegnata in seduta congiunta con quella (Giustizia) che esamina il disegno di legge anticorruzione.
‘Per uscire dallo stallo e fare passi avanti – argomenta Vizzini – occorre che tutti i partiti facciano un passo indietro e che si arrivi a un compromesso alto per arrivare a una buona legge che non serva solo alle elezioni del prossimo anno. Ci vuole, da parte di tutti, senso di responsabilita’.
In concreto, cio’ che si prospetta e’, secondo Vizzini, ‘la convocazione del comitato ristretto in settimana soltanto se ci saranno le condizioni politiche, altrimenti tornero’ dal presidente Schifani per proporre un altro cammino’. (à) Riassume Gaetano Quagliariello (Pdl): ‘Se vogliamo davvero cambiare non resta che una riforma di transizione per potere fare della prossima una legislatura costituente e adottare una legge elettorale adeguata’. Intanto, nell’area dei moderati continua, ma con toni meno aspri, il confronto tra Casini e Luca Cordero di Montezemolo. ‘Non do giudizi, ognuno e’ libero di valutare. Magari in certi passaggi si puo’ marciare divisi. L’importante e’ colpire uniti’, argomenta il leader dell’Udc facendo finta di non avere udito le critiche della Fondazione Italiafutura che aveva definito ‘messaggi confusi’ quelli usciti dal convegno centrista di Chianciano.
‘E’ importante – aggiunge Casini – avere rispetto per le persone i militanti, i partiti e la societa’ civile perche’ senza rispetto, non si va da nessuna parte’. Insomma, e’ la sua conclusione, ‘nulla di nuovo puo’ essere fatto senza rispetto. Le polemiche non mi interessano. Lavoro per unire senza personalismi un’area vasta che c’e’ nella politica e che va dal Pd al Pdl. Andiamo avanti con tutte le persone che ci vogliono lavorare’".