Niente servizi alla clientela di Trenitalia alla stazione centrale di Catania: bar, edicola, ufficio informazioni turistiche chiusi ormai da troppo tempo.
Questo denota il fallimento del progetto e quindi della mission di Centostazioni, non tanto per il mancato investimento da parte dei privati ma, quanto per i consistenti aumenti degli affitti che Centostazioni ha richiesto ai vari imprenditori. Il risultato è stato la chiusura di quasi tutti gli esercizi commerciali e di conseguenza la perdita di parecchi posti di lavoro. E’ alquanto strana la politica commerciale di Centostazioni, che di certo non può paragonare i costi degli affitti di Catania con quelli di altre città; in considerazione del fatto che è stato ridimensionato di oltre il 75 per cento il traffico dei treni a lunga percorrenza per il nord e per logica è diminuito il numero dei passeggeri. Al danno subito per la riduzione dei treni da e per il nord, alla beffa di non aver quel minimo di servizi che dovrebbero spettarci di diritto.
La Mission di Centostazioni:-“Riqualificare, valorizzare e gestire le stazioni ferroviarie situate nel cuore delle città. Concepire i complessi ferroviari sia come nodi di interscambio dei diversi sistemi di traffico e trasporto, che come centri urbani di attrazione, animati dalla presenza di attività commerciali, terziarie e di comunicazione.
Centostazioni punta a restituire a cittadini, viaggiatori e frequentatori stazioni al massimo delle proprie potenzialità. Poli multifunzionali, dotati di servizi utili e diversificati, avendo sempre in primo piano l’obiettivo della massima soddisfazione dei clienti: passeggeri e visitatori, fruitori e, pertanto, giudici della qualità dei servizi offerti.
Le stazioni rinnovate perdono l’aspetto di “Non Luoghi” per divenire luoghi di incontro e servizio più sicuri, decorosi e accessibili. Opportunità sia per gli utenti, che per i partner che scelgono le stazioni per le loro attività di vendita e iniziative promozionali”
Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani