Corruzione, Dirigenti statali: Approvare subito ddl ma correggerlo

Individuare contenuti minimi, più tipizzati, del piano anticorruzione per assicurare un univoco indirizzo generale tra tutte le amministrazioni centrali e periferiche. Rivedere l’attuale normativa sulla nomina del segretario comunale quale responsabile della prevenzione della corruzione: essendo nominato fiduciariamente dal Sindaco non può svolgere questo ruolo ossia non è un soggetto terzo. Sono queste alcune delle criticità individuate dalla Agdp, Associazione dirigenti della pubblica amministrazione in una audizione in Senato sul ddl anticorruzione che chiede una rapida approvazione della legge.

Secondo l’Associazione non è accettabile che il responsabile del piano di prevenzione della corruzione risponda con una formula così ampia, che va dalla responsabilità dirigenziale a quella disciplinare a quella per danno erariale. "Forti preoccupazioni" sono espresse sul nuovo reato di "traffico di influenza illecita perchè la norma, così come formulata, può divenire uno strumento di crimilizzazione indiscriminata in palese violazione del principio generele di legalità".

Sì a limitare i periodi di fuori ruolo di tutti i magistrati ed avvocati dello Stato. Sì alla definizione di norme e criteri per favorire la rotazione di incarico fra i dirigenti particolarmente quelli che si occupano dell’approvvigionamento di beni e servizi e di interessi economici di cittadini. LAgdp chiede inoltere maggiore trasparenza delle posizioni dirigenziali conferite discrezionalmente dai vertici politici delle amministrazioni a personale esterno alla p.a.