La disponibilità di Monti al bis torna ad agitare i partiti

‘Le liste che presenteremo alle elezioni chiederanno agli italiani di richiamare Monti in servizio effettivo permanente dopo le elezioni’, dichiara Pier Ferdinando Casini che aggiunge: ‘Monti non e’ patrimonio della mia lista o del mio partito: questa sarebbe un’appropriazione indebita’.
Il leader dell’Udc e’ tra i pochi a reagire in modo entusiasta alle dichiarazioni di Mario Monti che arrivano da New York, dove partecipa al Council of Foreign Relations: ‘Se ci dovessero essere circostanze speciali, che io mi auguro non ci siano, e mi verra’ chiesto, prendero’ la proposta in considerazione’. E’ una frase che sembra superare la prudenza con cui finora Monti aveva affrontato l’ipotesi di un governo guidato da lui anche nella prossima legislatura. Il premier cerca successivamente di attutire l’effetto delle sue parole rispetto all’autocandidatura a un Monti-bis.
‘Non posso escludere nulla. Non prevedo che una seconda occasione sara’ necessaria’. Monti si dice comunque pronto a servire ancora il paese in quanto senatore a vita. Su un punto e’ categorico: non guidera’ un partito o una coalizione nella prossima campagna elettorale.
Le dichiarazioni a New York del presidente del Consiglio colgono di sorpresa i leader politici a Roma. Sia Silvio Berlusconi, sia Pier Luigi Bersani appaiono spiazzati, malgrado l’idea di un Monti-bis non sia mai stata del tutto esclusa nel caso di un ‘pareggio’ tra centrodestra e centrosinistra nelle elezioni politiche della prossima primavera.
Berlusconi, impegnato nel pomeriggio a presentare un libro di Renato Brunetta, schiva le domande: ‘Non sappiamo neppure con che legge si va a votare’. Bersani precisa: ‘In tutto il mondo si fanno le elezioni per decidere quale forza politica si prende la responsabilita’ di governare.
Non possiamo passare da un’emergenza all’altra. Se qualcuno pensa di prenotare le elezioni rendendole praticamente inutili, pensando che io debba fare una maggioranza con Berlusconi, mi riposo’.
Il riferimento polemico del segretario del Pd e’ rivolto a Casini. Il leader dell’Udc, in una breve conferenza stampa a Montecitorio, aveva prefigurato scenari che coinvolgevano Pd e Pdl: ‘L’emergenza non è purtroppo finita. Mi auguro che in queste condizioni maturi anche in altri la consapevolezza della necessità di un Monti-bis e che vi sia dunque un’indicazione esplicita delle forze della maggioranza con un documento di impegni vincolanti che rassicurino la comunita’ internazionale’. Per l’ex presidente della Camera, c’è da augurarsi che gli italiani premino nelle prossime elezioni i tre partiti che sostengono l’attuale maggioranza. L’eventualità di un ‘patto’ tra i tre partiti che sostengono oggi Monti potrebbe pero’ lasciare troppo spazio all’opposizione di Idv, Lega Nord e grillini. Bersani opta per il ritorno di un governo politico: ‘Noi abbiamo fatto di tutto per mandare a casa Berlusconi e avere Monti. Volete che ce lo dimentichiamo? La nostra idea e’ che il centrosinistra debba dire al mondo che l’immagine di rigore e di credibilita’ che Monti ha offerto e’ un punto di non ritorno. Ma noi ci metteremo dentro piu’ lavoro, piu’ equita’ e piu’ diritti. Alle elezioni dobbiamo chiedere agli italiani una maggioranza e un programma’.
In una intervista a Bloomberg, Monti torna in serata a precisare le sue parole: ‘Non ho piani o desideri specifici per il futuro. Voglio che le forze politiche, i mercati e la comunita’ internazionale sappiano che saro’ sempre li”.
Nella conferenza stampa nella sede della rappresentanza permanente italiana all’Onu il presidente del Consiglio annota: ‘Sono quasi sicuro che dalle urne uscira’ una maggioranza chiara e un leader politico in grado di guidarla.
Non ho un piano, ma solo spirito di servizio. In ogni contesto riscontro preoccupazione e incertezza dai mercati.
Offro rassicurazione’.
In serata, nella trasmissione ‘Piazza pulita’ su La7, Ignazio La Russa, Pdl, boccia l’ipotesi di un Monti-bis e dice che il suo partito potrebbe prendere in considerazione questa prospettiva solo se l’ attuale premier dovesse candidarsi a leader di un partito o di una coalizione. Stessa posizione quella di Matteo Renzi, il sindaco di Firenze che si presenta nelle primarie del centrosinistra: ‘Il governo Monti e’ stato la supplenza di due fallimenti. Uno, piu’ grosso, che e’ quello del governo Berlusconi. L’altro, molto piu’ piccolo, e’ che il centrosinistra non e’ stato considerato credibile per andare subito alle elezioni’. Per Renzi, un Monti-bis sarebbe ‘umiliante per la politica’.
Con le primarie del Pd alle porte e il dibattito ancora aperto al Senato sulla legge elettorale da adottare, i partiti di maggioranza sono decisi nell’allontanare per ora l’eventualita’ di un Monti-bis che potrebbe rendere inutili sia le primarie piddine, sia l’attesa per l’ esito delle elezioni di primavera. Se prendesse invece corpo, come auspicato da Casini, la prospettiva del ritorno di Monti a Palazzo Chigi pure nella prossima legislatura, tornerebbe in campo la possibilita’ di un voto anticipato forse a febbraio-marzo.