"La Chiesa usa sempre il criterio della benevolenza. Un criterio che, del resto, fa parte del Diritto Canonico. A livello generale prevale una ottica di benevolenza e misericordia". A sottolinearlo, in un’intervista a ‘Il Messaggero’, è il cardinale Velasio De Paolis, che reputa la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione dell’ex maggiordomo del Papa "tutto sommato modesta. Il Promotore di Giustizia – ricorda – aveva chiesto tre anni di carcere".
Sulla possibilità che il Papa conceda la grazia a Paolo Gabriele, "potrebbe essere, ovviamente – riflette il porporato – e non lo escludo ma non e’ detto e non ci sono nemmeno delle regole a tal proposito come, per esempio, in Italia, dove l’istituto di grazia che concede il Capo dello Stato è stabilita da una procedura specifica".
"La Chiesa – aggiunge poi De Paolis – per fortuna non è abituata a queste cose, e questo è il primo caso del genere. E comunque se in Vaticano non ci fosse nemmeno una mela marcia, sarebbe un paradiso…".