Vendola: Rottamare idee Renzi!

I delegati del Pd danno il via libera alla candidatura di Matteo Renzi alle primarie ma si aprono gli scontri. Il sindaco di Firenze è attaccato da Nichi Vendola, secondo cui le sue idee sono "da rottamare", e criticato da Bersani per la sua assenza all’assemblea. Rosy Bindi, invece, ripropone la necessità di regole. "Il via libera dell’assemblea del Pd alla candidatura di Renzi – scrive La Stampa -segna lo start di partenza ufficiale della gara e subito si apre una questione di primaria grandezza di questi tempi, come quella di una par condicio economica tra i candidati per evitare una gara squilibrata in partenza. Così come è significativo che Bersani non sbarri del tutto la porta in faccia a Di Pietro, dicendo che ‘al momento’ è fuori dalla coalizione: facendo così rizzare le antenne a chi da giorni non sottovaluta i segnali di riavvicinamento dell’ex pm, fin qui dato per escluso dalle primarie. Sul piano politico come era prevedibile i toni si accendono e ora è Nichi Vendola che veste i panni del rottamatore, non delle persone, ma dei contenuti: al secondo giorno della sua discesa in campo il leader di Sel prende di petto il rivale diretto, quello che stando ai sondaggi e’ favorito per la postazione numero due, che da’ diritto ad accedere al ballottaggio: ‘In Renzi c’e’ una marcata adesione ai modelli culturali che io penso debbano essere rottamati, insomma bisogna rottamare la subalternita’ culturale di certa sinistra al modello liberista che sta scorticando l’Europa’. E altre bordate urticanti, tipo la previsione che Renzi ‘a destra prendera’ moltissimo. Da Daniela Santanche’ a Lele Mora, ho visto un endorsement straordinario’. Ma lo sfidante fa mostra di non curarsene e risponde con un sorriso, ‘prossima domanda?’, chiede ai cronisti che lo interpellano; e versa parole al miele come chi si sente di aver incassato un punto a suo favore: ‘Mi pare che il Pd ieri ha deciso di stare a discutere sulle idee e non sulle regole e faremo una competizione bella e leale e chi vince dara’ una mano a tutti. Se perdo restero’ sindaco e saro’ a disposizione di chi ha vinto per tutta la campagna elettorale’. I concorrenti si fronteggiano a distanza in un’ordalia di interviste, Vendola prima su Sky e poi a ‘In Onda’ su La7, Bersani da Fazio a Che tempo che fa: ‘Avrei gradito che ieri Renzi ci fosse e questo non mi e’ piaciuto, ed e’ una cosa che ha colpito molti. Ricordo che qualcuno e’ venuto con una flebo attaccata e potrei fare il nome’, e’ il siluro lanciato da Bersani. Su questo punto in piena sintonia con la Bindi, cosi’ come sul fatto che ‘bisogna fidarsi del partito perche’ non basta dire "mi fido di Bersani", lo ringrazio, anche io mi fido di me’. E a Vendola fa notare che ‘il liberismo ha fatto danni, io sono quello delle liberalizzazioni che sono una cosa diversa’. Ma dietro il proscenio, si scatena anche una feroce polemica sui fondi per le primarie, innescata da una battuta del tesoriere dei Ds Sposetti, riportata dal Corriere della Sera, secondo cui Renzi avrebbe gia’ speso oltre 2 milioni di euro e disporrebbe di fondi in arrivo anche dall’estero. ‘Noi abbiamo tutti i conti on-line e voi?
– gli replica il tesoriere di Renzi Alberto Bianchi – Abbiamo gia’ pubblicato sul sito i nomi dei finanziatori che ci hanno autorizzato a farlo. Quindi fatture di noleggio dei camper, spese per le sale, sara’ tutto on line e auspichiamo che tutti i candidati presentino rendiconti e che non vengano impiegati soldi, strutture o mezzi dei partiti per supportare i segretari…’. Insomma, nei prossimi giorni si aprira’ una partita delicata: come garantire un minimo di par condicio, fissando una soglia sui fondi da impiegare per finanziare la campagna dei concorrenti. Tenendo conto che i piccoli sono svantaggiati in partenza ed ha un bel dire Bersani quando lancia il suo ‘appello alla sobrieta’: perche’ tutti sanno quanto non sia precisamente economica una campagna di due mesi in termini di viaggi e spostamenti vari, alberghi, collaboratori, affitto di sale, manifesti… "Sui fondi il tesoriere del sindaco a Sposetti: noi conti on line e voi perche’ no?".

In una intervista al Corriere della Sera Franco Marini sostiene che "al ballottaggio la destra tentera’ di far fuori Bersani". "Franco Marini, com’e’ andata l’assemblea di sabato? ‘Bene. All’insegna dell’unita’. Anche troppo. Infatti, per paura di dividerci, abbiamo commesso un errore’. Quale? ‘Non e’ stato chiarito in modo definitivo un punto fondamentale: al ballottaggio possono votare solo coloro che hanno partecipato al primo turno delle primarie.
So che l’interpretazione della segreteria e’ questa. Ma bisognava votare e chiudere la questione. Temo invece che la questione si trascinera’. E questo e’ pericoloso’. Dov’e’ il pericolo? Piu’ ampia la partecipazione, piu’ forte sara’ il vincitore delle primarie. ‘Ipotizziamo che al primo turno Bersani e Renzi siano vicini. Una destra allo sbando sara’ tentata di intromettersi nelle nostre vicende, per far perdere il nostro segretario. Lo choc sarebbe fortissimo’. Il Pd si sfascerebbe? ‘Non dico questo. Ma certo se un leader come Bersani, che ci ha guidati in momenti drammatici, che ha sostenuto il governo Monti facendo scelte anche dolorose, venisse sconfessato da un voto popolare, le ripercussioni sarebbero molto gravi’. Per voi, sicuramente. Renzi non vi vuole. ‘Io dal Pd non me ne vado. Restero’ come semplice iscritto. Mica mi straccera’ la tessera? E poi Renzi non e’ uno sciocco, sa che qui c’e’ gente di valore’".