L’incremento dell’Iva penalizza il 20% dei contribuenti italiani più deboli (che sono pari a 8 milioni di persone). A sostenerlo la Cgia di Mestre, commentando il varo del ddl stabilità.
"Le fasce sociali più deboli penalizzate da questo provvedimento sono pari a 8 milioni di persone, pari al 20% dei contribuenti italiani2. Scrivono gli artigiani di Mestre, e "avverrà ciò, perché gran parte di queste categorie di contribuenti rientrano nella cosiddetta ‘no tax area’", ovvero, nell`area in cui non si pagano le imposte sui redditi.
"Sono certo – è il commento di Giuseppe Bortolussi – che in sede di conversione del disegno di legge questa svista sarà eliminata. In una fase di crisi così profonda non si possono certo penalizzare i pensionati al minimo, i disoccupati o i cassaintegrati che, nella stragrande maggioranza dei casi, rientrano nell`area di esenzione fiscale e quindi non potranno godere della diminuzione delle aliquote dell`Irpef prevista dalla legge di stabilità".