Corruzione – Piscicelli: una montagna di soldi pubblici in tangenti

"Il sistema Protezione civile, la deroga totale per ogni opera pubblica, nasce con il giubileo del Duemila: l’incontro fra il sindaco di Roma Francesco Rutelli, il provveditore alle Opere pubbliche del Lazio Angelo Balducci e il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Allestiscono una macchina per costruire opere in un Paese bloccato, ma nel corso delle stagioni le missioni diventano un sistema di arricchimento personale. Sfruttato a sinistra e a destra. L’ho visto con i miei occhi, l’ho vissuto dall’interno". E’ quanto racconta a ‘Repubblica’ Francesco Maria Piscicelli, l’imprenditore reso famoso dall’intercettazione nella quale, dopo il terremoto dell’Aquila, rideva per i possibili affari legati alla ricostruzione.

Piscicelli parla "di una montagna di denaro pubblico" che "per dieci stagioni è stata messa a bilancio pre realizzare auditorium, stadi, caserme, svincoli e in percentuale è stata poi trasferita a ministri, sottosegretari, parlamentari, magistrati, funzionari della Protezione, dirigenti delle opere pubbliche. Nessuna istituzione, nessun partito. Tutto, ad personam".
"Balducci – aggiunge Piscicelli – imponeva tutto, era il dominus, se parla lui viene giù tutta la Seconda Repubblica e pure mezzo Vaticano". "Nell’ufficio di Diego Anemone – conclude l’imprenditore – ho visto un tavolone con sopra milioni di euro.
Da lì venivano i soldi per la casa di Scajola".