"Il problema posto dalla Santanchè è corretto e interessante, ma lei stessa ne è parte, specie quando dice di voler rottamare il centrodestra per fare un partito di plastica nuovo. Sono proprio i partiti di plastica ad aver fallito. Fino a ora non siamo stati capaci di risolvere le criticità che hanno aggredito il nostro sistema. E che il Pdl abbia bisogno di ripartire da zero, è sotto gli occhi di tutti". Lo ha affermato, fra l’altro, l’ex ministro Pdl Giorgia Meloni, in un`intervista al sito de Il Sole 24 ore.
"Se ci facessimo un esame di coscienza – ha esortato Meloni- i nostri elettori apprezzerebbero. Berlusconi ha dichiarato di essere uscito di scena: anche qualcun altro nel partito lo dovrebbe seguire il suo esempio. D’Alema e Veltroni hanno fatto un passo indietro: sicuramente aiuterebbe se un Veltroni o un D’Alema del Pdl prendessero la stessa decisione. Nel Pdl c’è molta gente che fa politica ancora in un certo modo: non è più il tempo dei portaborse e delle veline, è il tempo della competizione. Abbiamo bisogno di persone libere, capaci e radicate, non di leccapiedi".
"Serve – ha detto ancora la ex ministro- un colpo di coda, uno scatto di orgoglio. Va ridato il potere ai cittadini, sia con la reintroduzione delle preferenze, sia con l’adozione dello strumento delle primarie per la scelta di tutti i candidati. Va affrontata la questione vera, quella dei "partiti di plastica", che hanno consentito fenomeni di malaffare tipo Fiorito e Maruccio, Lusi, Penai e Belsito. Insomma, occorre entrare nella Terza repubblica a testa alta. Serve il 100% di democrazia, per contrastare la deriva oligarchica dei partiti: oggi tre o quattro persone si chiudono in una stanza e prendono decisioni che riguardano tutti gli italiani. La società è complessa e non si può più consentire perché si danneggia l’Italia".