Da domani i giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano saranno in camera di consiglio per emettere la sentenza del processo sulla compravendita dei diritti tv di Mediaset dove tra gli imputati di frode fiscale c’è Silvio Berlusconi. Il collegio dopo aver ascoltato l’ultima arringa dei difensori del presidente del gruppo Fedele Confalonieri si trasferiranno nella caserma di via Lamammora dietro il palazzo di giustizia da dove usciranno entro il 29 ottobre per leggere il verdetto con le motivazioni contestuali. Per l’ex premier il Pm Fabio De Pasquale aveva chiesto la condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Tra gli imputati per riciclaggio del processo Mediaset in origine c’era anche l’avvocato David Mills ma ne era uscito a febbraio scorso con il proscioglimento per prescrizione. Il legale inglese aveva usufruito della prescrizione anche rispetto all’accusa di essere stato corrotto con almeno 600 mila dollari da Berlusconi per affermare il falso in due processi a carico del fondatore di Fininvest. In quel caso però siccome la prescrizione arrivò dopo la condanna in appello a 4 anni e 6 mesi la Cassazione ne affermò la responsabilità in sede civile decidendo un risarcimento di 250 mila euro alla presidenza del consiglio dei ministri.
Mills replicò di non riconoscere le statuizioni civili e adesso Palazzo Chigi ha nominato un proprio legale per farsi rappresentare a Londra nella causa di delibazione al fine di far riconoscere la validità della sentenza italiana anche in Inghilterra. Nel caso in cui ciò avvenisse Mills, creatore del sistema offshore usato dal gruppo Fininvest, dovrà pagare anche 25 mila euro di spese processuali, come aveva deciso la Suprema Corte.