Cominceranno la prossima settimana le votazioni al Senato sugli emendamenti al ddl Malan di riforma della legge elettorale. "Domani finiamo l’illustrazione delle proposte di modifica e chiudiamo la discussione generale con un intervento di Roberto Calderoli. Dalla prossima settimana iniziamo le votazioni", annuncia Carlo Vizzini che lascia aperta l’ipotesi che la commissione Affari costituzionali da lui presieduta possa riunirsi già lunedì pomeriggio, prima dell’Aula, in virtù del fatto che la prossima settimana ci sarà il ponte di Ognissanti. Secondo Vizzini "non è sopraggiunta alcuna freddezza tra le forze politiche. Forse un clima di incertezza sì, ma alla fine l’Aula sarà chiamata a votare. Su questo penso si possa parlare di aspettativa legittima". Sull’esito della riforma pesa soprattutto l’incognita del voto regionale in Sicilia che potrebbe ridisegnare lo scenario politico nazionale. I partiti prima di azzardare le mosse decisive e scoprire definitivamente le loro carte sul tavolo della riforma, attendono il responso delle urne dell’Isola. Oggi, intanto, di legge elettorale ha parlato dall’Olanda il capo dello Stato. "Anche la migliore legge elettorale non puo’ garantire automaticamente la soluzione di un governo stabile, che è il risultato di scelte e accordi politici", ha ribadito Giorgio Napolitano durante la sua visita a L’Aja.
E’ ancora fase di studio, insomma, con il Pd che sceglie di ritirare diversi emendamenti al ddl di Malan. "E’ il momento di passare dalla fase della melina alla fase della decisione", dichiara il senatore democratico Enzo Bianco che chiede a Vizzini "la massima accelerazione e che si passi subito a votare gli emendamenti" perche’ "il trascorrere del tempo impedisce di prendere seriamente in considerazione" diverse proposte. Ad esempio, segnala Bianco, "quella nostra sui collegi che potrebbe non essere esaminata per mancanza di tempo". Gli "emendamenti di sostanza" del Pdl, invece, afferma il vicepresidente dei senatori Gaetano Quagliariello non saranno ritirati "perche’ sono solo sei e in sei minuti possono essere illustrati, non e’ quindi una questione di tempo. Gli altri emendamenti, se ce lo chiedono, possiamo ritirarli". Il leghista Roberto Calderoli torna a rilanciare il proprio emedamento al ddl Malan per istituire i collegi per il Senato e le preferenze per la Camera. Una proposta che pero’ viene bollata come "un piccolo Porcellum" dal vicepresidente dei senatori Pd Luigi Zanda che ricorda: "Abbiamo gia’ ceduto a un compromesso rinunciando al doppio turno".