Rivoluzione nel Pdl che deve affrontare le elezioni politiche di primavera senza la leadership di Silvio Berlusconi. L’annuncio del ritiro è arrivato ieri pomeriggio, poco dopo le 18: ‘Con elezioni primarie aperte nel Pdl, sapremo entro dicembre chi sarà il mio successore, dopo una competizione serena e libera tra personalita’ diverse e idee diverse cementate da valori comuni. Faccio un passo indietro per le stesse ragioni d’amore che mi fecero scendere in campo nel ’94’. L’ex premier suggerisce anche una data per le primarie: 16 dicembre. Accanto al segretario del Pdl Angelino Alfano, la cui candidatura è data per scontata, annunciano di scendere in campo Daniela Santanchè, che nei giorni scorsi aveva proposto l’azzeramento del Pdl per innovare totalmente la riorganizzazione del centrodestra, e Giancarlo Galan, ex governatore del Veneto e ex ministro per i Beni e le Attività culturali. Dichiara Santanchè a Tgcom24: ‘Sono molto contenta della decisione di Berlusconi perche’ usciamo dall’immobilismo. Le primarie sono la scelta piu’ giusta, che auspicavo da tempo, per un vero confronto all’interno del partito. Come dico da sempre, io sono pronta a candidarmi perche’ c’e’ bisogno di linee politiche diverse da offrire alla gente. E che vinca il migliore’. Poi aggiunge: ‘Sono molto invidiosa delle primarie del Pd perche’, nonostante abbiano cambiato le regole in corsa e via dicendo, la gente torna ad appassionarsi. Loro stanno dando dimostrazione di essere vivi, c’e’ confronto. Il Pdl deve avere uno scatto di reni e cercare di creare qualcosa di piu’ ampio, assieme a tutti coloro che non vogliono lasciare l’Italia a Vendola e Bersani’. Galan annuncia la sua decisione a ‘La Zanzara’, su Radio 24. ‘Mi candido alle primarie. Rappresento l’area liberale e anche una buona storia di amministrazione regionale. Uno come Scajola non lo candiderei, perche’ non corrisponde all’immagine del mio partito. Stessa cosa vale anche per Dell’Utri. Si puo’ fare anche altro nella vita, non e’ obbligatorio fare i deputati per forza’. Galan polemizza con gli ex An che fanno parte del Pdl: ‘Faccio molta fatica a vedermi nello stesso partito con La Russa e Gasparri, e penso che loro facciano fatica anche piu’ di me’. Gli replica Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl: ‘Bene la candidatura di Galan, cosi’ vedremo quanto vale’. Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl, si schiera a favore di Alfano: ‘La prospettiva dell’unione dei moderati e’ diventata reale e forte. Questo e’ stato possibile grazie alla determinazione e alla pazienza del segretario Alfano. Se ci sara’ la sua candidatura, la appoggero”. Questa posizione e’ condivisa da Franco Frattini, ex ministro degli Esteri. L’ex ministro Gianfranco Rotondi dichiara: ‘Sarebbe stato meglio apprendere queste novita’ non dalle agenzie’. Ignazio La Russa sottolinea che ‘Berlusconi ha fatto bene a fare questo annuncio prima del voto siciliano per offrire a Nello Musumeci non il sostegno di un Pdl diviso e indeciso ma il forte sostegno di un partito proiettato verso il futuro’.
Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, si dice d’accordo sul fatto che il passo indietro sia ‘l’inizio di una fase nuova’. Roberto Formigoni dichiara: ‘Ottima notizia. Ho sempre sostenuto questa strada, ora il partito rinascera”. Giudizi positivi nel Pdl anche da parte di Gianni Alemanno, sindaco di Roma, e delle ex ministre Stefania Prestigiacomo e Mariastella Gelmini.
Pier Ferdinando Casini apprezza il gesto dell’ex premier: ‘Me l’ aspettavo. Berlusconi e’ un uomo intelligente, credo avesse ben chiara la percezione di quello che e’ oggi il suo rapporto con il paese. Non penso che potesse candidarsi a Palazzo Chigi, non poteva non capirlo’.
Il leader dell’Udc evita di parlare delle ripercussioni che la scelta di Berlusconi potra’ avere su una possibile aggregazione dei moderati. Per Casini, dopo Monti c’e’ Monti.
Roberto Maroni, segretario della Lega Nord, affida a facebook un breve commento: ‘Il passo indietro di Berlusconi e’ un atto di generosita’ che apprezzo e che apre nuove prospettive per il futuro’.
Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, ricorda che e’ stato il suo partito ‘a indicare la strada per le primarie, ora aspettiamo quelle di Grillo’.
Su twitter appare il commento Di Matteo Renzi, candidato alle primarie del Pd: ‘Rottamazione e primarie anche a destra.
Adesso anche i piu’ duri capiranno che convincere gli altri non e’ reato ma l’unico modo per vincere’.
Nichi Vendola, leader di Sel, anche lui impegnato nelle primarie del centrosinistra, commenta: ‘Ora e’ tempo che si ritiri anche il berlusconismo, che si bonifichi l’Italia avvelenata da vent’anni di morfinismo intellettuale, che si ricostruisca un lessico civile per ridare dignita’ e forza all’Italia migliore. E comunque, addio Silvio.
Senza rimpianti’.