‘Partiamo con le elezioni Politiche’, ma alle Amministrative e alle Regionali ‘dove riusciremo a portare noi una candidatura nuova, di qualità, lo faremo’. Lo annuncia Carlo Calenda, coordinatore politico per ‘Italia Futura’, in un’intervista pubblicata oggi sul Gazzettino.
L’associazione fondata da Luca Cordero di Montezemolo si prepara intanto all’appuntamento del 17 novembre alle 15 presso gli Studios di Via Tiburtina a Roma. Sarà una ‘giornata di riflessione pubblica sulla ricostruzione civile dell’Italia’ che sarà l’occasione per ‘ufficializzare la sinergia tra Italia Futura e i promotori del manifesto Verso la Terza Repubblica’, spiega Calenda. E anche se Montezemolo esclude una sua discesa in campo in prima persona, la convention servira’ a porre le basi per la creazione di una lista civica nazionale in vista delle prossime elezioni.
Perchè per ora, secondo Calenda, ‘esiste solo un’offerta di discontinuità distruttiva, quella di Grillo; noi puntiamo a una discontinuità costruttiva’.
Al manifesto, promosso tra gli altri dal segretario della Cisl Raffaele Bonanni, dal presidente delle Acli Andrea Olivero, dal ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi e dal presidente della provincia di Trento Lorenzo Dellai, hanno aderito 5000 cittadini e sarebbero pronti anche altri movimenti civici, come ‘Verso Nord’ in Veneto, Associazioni liberali e movimenti cattolici per un’offerta politica liberale-popolare-riformista.
‘Per uscire dalla crisi italiana – si legge nel manifesto – e’ urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale, legittimate dal voto di milioni di italiane e di italiani, in continuita’ con quanto di meglio ha realizzato il governo guidato da Mario Monti che ha avuto il merito di rasserenare il clima di intollerabile antagonismo della politica italiana e di restituire prestigio e credibilita’ all’Italia’. Intanto l’associazione Fermare il Declino di Oscar Giannino si e’ allontanata dal progetto, non condividendo il consenso manifestato al governo Monti.
‘La scommessa – annuncia il coordinatore di IF – e’ coinvolgere una larga fetta civile. Facendo politica, fuori dai partiti’. A chi gli fa notare che il programma sembra simile a quello dell’Udc, risponde: ‘Condividiamo il fatto che debba esserci continuita’ sull’agenda di Monti: forte presenza al governo di persone con competenze tecniche che, pero’, devono trovare legittimazione nelle urne; credibilita’ internazionale che l’Italia ha recuperato grazie a Monti, un valore sostanziale per assicurare la sostenibilita’ del debito’. Se l’Udc continuera’ la sua azione di ‘rinnovamento’ ben venga. ‘Comunque, con o senza Monti, l’importante e’ prenderne l’esperienza rafforzandola, portando in Parlamento persone nuove per sostenere le riforme’.
La porta dunque e’ ‘spalancata’ ai movimenti della societa’ civile ma non ai partiti, compreso il Pdl a guida Alfano. Quanto a future alleanze, a seconda della legge elettorale, ‘dipendera’ dalla forza della nostra offerta e dalla credibilita’ dei processi di rinnovamento in atto nei partiti. Dopo le elezioni e’ necessaria una legislatura costituente, perche’ nessuno avra’ la forza per cambiare lo Stato, un dialogo con i partiti ci vorra’ senz’altro ma dopo le elezioni’.