Al contrario di ‘Avvenire’, altri giornali "rilanciano acriticamente le falsità messe in circolo dalle solite centrali disinformative che sono riuscite a far diventare ‘luogo comune’ nelle redazioni di mezza Italia abbondante che la Chiesa goda di privilegi fiscali profondamente ingiusti", secondo il direttore del quotidiano Cei, Marco Tarquinio. "Non è così. E l`abbiamo dimostrato in tante occasioni, testi di legge e di circolari alla mano oltre che con la pubblicazione di bollettini dei pagamenti effettuati da attività non profit ma condotte con modalità prettamente commerciali e dunque assoggettate ai relativi tributi, o di attività di natura commerciale tout court presentate falsamente come fiscalmente agevolate".
"Francamente – prosegue Tarquinio in risposta ad alcune lettere dei lettori sul tema dell’esenzione dell’imposta immobiliare Imu (ex Ici) – sono un po` stanco di dover ripetere sempre le stesse cose a colleghi e interlocutori che sembrano non voler ascoltare". "Ma – aggiunge – non mi scoraggio. E ripeto ancora una volta che già ora le attività senza fini di lucro promosse dalla Chiesa e dalle organizzazioni di volontariato che alla Chiesa fanno riferimento sono assoggettate alle stesse identiche regole previste per ogni altra attività non profit comunque ispirata e da chiunque promossa. Non esistono norme ‘ad Ecclesiam’ né sono mai esistite".