""Nessuno sa, a questo punto della storia, se ci saranno le primarie del Pdl e, soprattutto, se esse serviranno a qualcosa o a qualcuno. Le vicende di queste settimane raccontano di un partito scosso peggio di una barca in balia dell’oceano". Lo dichiara in una nota il vice presidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli.
"E’ evidente che il più grande raccoglitore di voti moderati, dopo la Dc, ha perso gran parte della sua forza attrattiva e l’insipienza degli uomini lavora in queste ore per impedire che possa recuperarla. E’ una pena terribile anche solo leggere certe dichiarazioni tonitruanti o di autocompiacimento di qualche esponente nazionale del Pdl dalle quali trasudano i propositi più diversi ma mai una nota di riflessiva moderazione o di pallida autocritica", afferma Napoli. "Definirsi moderati è diventato inutile se non si riempie di contenuti quella parola. Un moderato oggi è per definizione un europeista; avversario fermo e civile della sinistra; attento a non soffiare sul vento dell’antigermanesimo che non porta mai niente di buono; pronto soprattutto a sostenere politiche di risanamento delle finanze pubbliche fondate non più sulle tasse ma sui tagli di spesa finora fatti solo intravvedere ma non ancora realizzati dal governo in carica. Esistono forze e partiti in grado di realizzare queste politiche? E’ la sfida vera che attende il Pdl se saprà scegliere stabilmente il dialogo con le forze di centro altrimenti destinate a un ruolo residuale e irrilevante".