Cresce la spesa sanitaria in Italia che in dieci anni, fra il 2000 e il 2010, è arrivata a quota 110,6 miliardi di euro con un aumento del 60%, aumenta il ticket sanitario pro capite, passato dai 14,3 euro del 2009 ai 21,8 euro del 2011, non diminuisce il boom delle attività cliniche e di laboratorio, con un 1,3 miliardi di prestazioni in un anno. Eccessivi gli sprechi sui trapianti: 50 centri dislocati in tutta Italia e con pochi interventi ciascuno. È questa la fotografia scattata dal Compendio Sic Sanità in cifre 2011, presentato oggi in Senato da FederAnziani.
Nulla di invariato anche quest`anno riguardo ai costi e agli sprechi del Sistema sanitario nazionale, denuncia Federanziani: questo il dato inquietante che emerge dal compendio, giunto alla sua VI edizione. Elaborato dal centro studi Sic Sanità in cifre di FederAnziani, il compendio mette sotto osservazione i bilanci delle Asl, delle aziende ospedaliere, degli istituti di ricerca e le banche dati del ministero della Salute, delle Regioni e dei vari organismi che si occupano del comparto. E, secondo Roberto Messina, presidente di Federanziani, gli sprechi in Sanità non si arrestano neanche quest’anno "anzi, nonostante gli sforzi e gli appelli, le Regioni hanno continuato a dilapidare i soldi dei cittadini".
Dall`analisi delle tabelle si evince che la spesa sanitaria negli ultimi 10 anni passa da 69,3 mld di euro del 2000 a 110,6 mld di euro del 2010 (+60%). Il ticket medio pro capite passa da 14,3 euro del 2009 ai 21,8 euro del 2011 (+53%). I cittadini ormai dal 2012 acquistano con i loro soldi il 50% dei farmaci (6,3 mld di euro) rispetto alla spesa sostenuta dal SSN (12,3 mld di euro), mentre la spesa sanitaria media pro capite nazionale resta quasi invariata negli ultimi 3 anni, da 1.782 euro del 2008 a 1.883 euro del 2010.