Venti differenze tra ‘noi’ e ‘loro’. Sono quelle che stila Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra, in un lungo post sul proprio profilo Facebook.
Al primo punto, Renzi scrive che ‘noi vogliamo abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Loro no. Hanno giustificazioni nobili e risalgono persino a Pericle. Poi però votano con Fiorito l’aumento dei fondi in Regione Lazio. E presentano disegni di legge con Sposetti per aumentare il contributo alle fondazioni’. Tra le altre cose, il sindaco cita il fatto che ‘noi siamo stati accusati come amici degli Cayman ma proponiamo l’accordo con la Svizzera. Loro sono quelli dei capitani coraggiosi, delle trattative sulle banche e di Alitalia’.
E poi accusa: ‘Noi abbiamo la vocazione maggioritaria. Loro hanno la vocazione minoritaria. E allora va bene chiunque, da Diliberto fino a Casini. Però poi non si governa. E la triste fine dell’Unione lo dimostra’. In materia economica, accusa il ‘rottamatore’, ‘noi vogliamo un’Italia che scommetta sulla green economy, sull’abolizione dei sussidi alle solite imprese, sulle piccole manutenzioni. Loro sono i sostenitori delle grandi opere e hanno realizzato una politica industriale che ci ha regalato Sulcis, Ilva, crisi Fiat’. ‘Noi – scrive ancora – siamo considerati i berlusconini, loro pero’ si sono dimenticati del conflitto di interessi’. In materia di informazione, ‘Noi vogliamo una Rai libera dai partiti. Loro hanno nominato i direttori nella settimana delle primarie’.
Infine, ‘noi – assicura il sindaco – se perdiamo saremo leali fino alla fine della campagna elettorale. Loro, dice D’Alema, diranno che e’ finito il centrosinistra’.