
Data per certa nei giorni scorsi, rischia di saltare l’operazione "Lista Monti". Causa: il surriscaldamento dei rapporti tra Udc e Fli da un lato e il movimento di Luca Cordero di Montezemolo "Verso la Terza Repubblica" dall’altra. In programma c’e’ infatti a breve una grande manifestazione nazionale a sostegno del Monti bis ma, come ricostruisce Repubblica, "la convention di lancio, prevista inizialmente a Milano ma a rischio flop, alla fine sara’ spostata a Roma prima di Natale: Tuttavia, allo stato, si tratta soltanto di un appuntamento targato Udc e Fli, senza l’ala montezemoliana. Insomma, lo stallo è completo. Tanto che il premier continua a restare alla finestra, sempre più lontano dall’idea di un sostegno esplicito alla nuova creatura che si richiama al suo nome. Dopo una prima data (15 dicembre) lasciata trapelare l’altro ieri alle agenzie, ieri i centristi di Casini fanno sapere informalmente che il 20 dicembre a Roma si svolgerà la convention che sancira’ la nascita di un listone unico – riporta il CORRIERE -. Ma l’indiscrezione coglie di sorpresa, creando qualche irritazione, i futuri compagni di viaggio. Da Italia Futura si fa sapere che ‘non possiamo confermare, perche’ non esiste nessuna data definita, stiamo ancora discutendo’ (…) La fretta sui tempi nasconde due idee politiche che ancora non hanno trovato una conciliazione. Udc e Fli hanno in mente di creare una formazione allargata, ma ancorata alla loro esperienza politica (à) mentre il vascello dei nuovi arrivati e’ molto piu’ leggero. Italia Futura non ha alcun elemento da ricandidare e immagina una formazione agile, che tagli i ponti con il passato e sia connotata da una forte partecipazione della societa’ civile (…) La strategia della coppia Casini-Fini e’ chiara – osserva il quotidiano di via Solferino -: forzare la mano a Montezemolo e Riccardi, accelerare al massimo per presentare prima della fine dell’anno il nuovo simbolo e lanciarsi in campagna elettorale. Giocando a sedurre una parte di quel milione di cittadini che e’ andato a votare Renzi ed e’ rimasto deluso dalla vittoria di Bersani. E quegli elettori di Berlusconi in libera uscita per il disfacimento del Pdl (à). L’operazione al centro guarda anche a quella parte del Pdl che ormai vive con crescente insofferenza il tira-e-molla del Cavaliere.
Franco Frattini, Mario Mauro, ma anche un alfaniano come Raffaele Fitto".