Nessun riferimento, neanche implicito, a Mario Monti. E ancora meno all’offerta di recente ribadita, di candidarsi alla guida dei moderati. Silvio Berlusconi torna in Tv, questa volta intervistato dal Tg5, e il tono che sceglie è tutto di campagna elettorale per il Pdl che "l’unico partito del centrodestra che può tenere assieme tutti i moderati".
Il Cavaliere ha poi invitato a votare solo i "grandi partiti" evitando il frazionamento. Nell’intervista di Silvio Berlusconi al Tg5 nessuna domanda ha fatto cenno al rapporto del Pdl con il governo Monti, né all’eventuale leadership del professore e nemmeno alle politiche dell’Unione europea. Il Cavaliere è sembrato dunque molto più proiettato su toni da campagna elettorale e si è basato su un ‘registro’ per lui ‘classico’: da una parte la necessità di una riforma della Costituzione e dall’altra l’elenco dei provvediemnti varati dal suo governo.
Berlusconi ha ricordato le riforme fatte nel 2006 e poi abolite con un referendum. "Ma oggi noi – ha sottolineato – siamo l’unico Paese tra le democrazie occidentali in cui il presidente del Consiglio e il governo non hanno i poteri necessari per incidere sulla realtà".
Quanto alla domanda sui provvedimenti di cui è stato più orgoglioso nei suoi anni di governo, l’ex premier si è dilettato in un lungo elenco. "Quando sento parlare i nostri oppositori – ha affermato – sento dire delle cose che mi feriscono. Sembra che non abbiamo fatto niente ma, nonostante le difficoltà, noi abbiamo fatto molto per il Paese in quasi dieci anni di governo".
"Io credo – ha sostenuto – che nessun governo possa vantare tutte le cose che siamo riusciti a realizzare noi. L’elenco sarebbe lunghissimo, non sto a tediarvi. Dico soltanto che spero gli italiani siano consapevoli della necessità di cambiare l’architettura istituzionale del Paese e di convogliore il loro voto sul nostro partito, il Popolo della libertà, unico partito che può tenere assieme tutti i moderati che da sempre sono la maggioranza del Paese e che soli possono garantire all’Italia un futuro di benessere, democrazia e libertà".