Nel 2012, tra i servizi di pubblica utilità dove sono state riscontrate maggiori difficoltà di accesso, le famiglie hanno indicato il pronto soccorso (52,7%), le forze dell’ordine (37,2%), gli uffici comunali (33,7%), i supermercati (28,5%) e gli uffici postali (25,3%).
Permangono differenze a livello territoriale: le famiglie meridionali hanno più problemi nell’accesso ai servizi, ma il divario diventa più contenuto nel caso di negozi di generi alimentari. E’ quanto emerge dall’annuario statistico italiano, la pubblicazione con cui l’Istat dal 1878 racconta il nostro Paese attraverso i numeri.
La popolazione di 18 anni e più che ha utilizzato almeno una volta nell’anno i servizi di sportello varia dal 69,4% degli uffici postali al 43,4% degli uffici anagrafici. In una situazione intermedia (48,1%) si collocano gli uffici amministrativi delle Asl. Per l’erogazione dei servizi dalle Asl la percentuale di cittadini che lamenta tempi di attesa oltre i 20 minuti e’ ben superiore a quella relativa agli uffici anagrafici: 50,8% (in aumento dal 48,5% del 2011) contro 19,7% (17,3% nel 2011).