La Corte europea dei diritti umani ”invita l’Italia a risolvere il problema strutturale del sovraffollamento delle carceri, incompatibile con la Convenzione Ue”. Con queste parole la magistratura di Strasburgo condanna il Belpaese per il trattamento inumano e degradante (violazione dell’articolo 3) di 7 carcerati detenuti nell’istituo penitenziario di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. I detenuti erano rinchiusi in gruppi di 3 in celle di 9 metri quadrati, ovvero scontavano la loro condanna in uno spazio inferiore ai 3 metri quadrati, senza acqua calda e in alcuni casi privi di illuminazione insufficiente, ha denunciato la Corte, invitando l’Italia a porre rimedio alla questione entro un anno e a pagare ai sette carcerati un ammontare totale di 100 mila euro per danni morali. La Corte ha infine osservato che nella fattispecie le due carceri, in grado di accogliere non oltre 178 detenuti, nel 2010 ne ospitarono 376, toccando un picco massimo di 415 detenuti.