Domenica arriva Morgana, gelo e freddo al Nord

Ultime ore in compagnia dell’alta pressione subtropicale ‘Adam’, che regala clima mite al centro-sud, ma favorisce la formazione di fittissime nebbie sulle pianure del nord e tra Toscana e Umbria, con ‘effetto freezer’ e clima rigido anche di giorno a causa del ridotto o nullo riscaldamento solare. Antonio Sanò, direttore del portale iLMeteo.it, segnala che da "domenica 13 il quadro meteo verrà letteralmente sconvolto dall’arrivo di ‘Morgana’, una fredda perturbazione nord-atlantica spinta da nord dall’ ‘Orso siberiano’, che si muove in modo retrogrado dai monti Urali verso il continente europeo, e con la conseguente formazione di un vortice mediterraneo". Sull’Europa orientale e sulla Russia è pronto a muoversi l’Orso siberiano, un enorme serbatoio di aria gelida e già per giovedì 10 è atteso l’arrivo di una debole perturbazione al centro-sud e sulla Liguria con pioggia, seguita da una seconda più forte venerdì 11 con maltempo e neve a 1000 metri sugli Appennini.

Domenica nevicherà al nord, a Torino, a Milano, a Piacenza e fino a Bologna, mentre al centro-sud ci saranno condizioni di maltempo con neve inizialmente a 400 metri sulla Toscana e sull’Umbria. L’Orso siberiano si impossesserà di tutta l’Europa nella seconda meta’ del mese di gennaio, e tra giovedì 17 e venerdì 18 gennaio potrebbe nevicare sulle regioni centrali, anche a quote bassissime e anche attorno alla Capitale. Sanò precisa poi: "In risposta alla critiche formulate dalla Protezione civile, non è vero che non si possano fare previsioni oltre i 3 giorni, anzi non ha nessuna utilità lanciare allerta a 12 o a 24 ore, poichè sono necessari giorni per attuare a livello comunale e provinciale le attivita’ di prevenzione fondamentali, sia quando si tratta di eventi alluvionali sia di nevicate".

Il meteorologo ricorda "il caso della nevicata di Roma del febbraio scorso, correttamente prevista da ilmeteo.it con molti giorni di anticipo", sia "purtroppo il caso dell’alluvione del novembre 2011 in Liguria, prevista con una settimana di anticipo. Entrambe le allerta – sottolinea Sanò – rimasero inascoltate con le conseguenze tristemente note".