Imu: Ue, rischia di aumentare povertà

L’Imu, l’imposta municipale unica che, dal 2012, ha sostituito e accorpato le vecchie Ici e Irpef sulla casa ”contiene qualche elemento di equità”, ma ”altri aspetti potrebbero essere migliorati ancora per aumentarne la progressivita”’. Lo afferma la Commissione europea nell’Employment and Social developments in Europe 2012, il rapporto sulla situazione sociale e del lavoro diffuso a Bruxelles.

Nel rapporto si ricorda come l’Imu sia stata introdotta ”ridurre i trattamenti fiscali agevolati per la casa” facendo leva ”sul basso effetto distorsivo delle tasse sulla proprietà e sul basso tasso di evasione”, quest’ultimo conseguente alla facile individuazione, attraverso il catasto, del bene da tassare.

Viene riconosciuta la validità di misure quali la deduzioni, quella di 200 euro per la prima casa, quelle per i figli a carico e la marcata differenzazione delle aliquote applicabili sull’abitazione principale e sulla seconda casa”, ma va fatto di più, perchè ”in Italia le tasse sulla proprietà sembrano aumentare lievemente la povertà”.

Bruxelles suggerisce all’Italia di migliorare l’Imu attraverso l’aggiornamento dei valori catastali, le deduzioni non collegate alle capacità reddituale del contribuente, e la definizione della residenza primaria e secondaria