Elezioni, in coda per simboli

Beppe Grillo show di notte e di prima mattina in piazza del Viminale, dove alle 8 si sono aperti gli uffici per il deposito di simboli e alleanze per le prossime elezioni politiche. Per tutta la notte i rappresentati grillini e di altre forze politiche hanno stazionato in piazza per accedere per primi al deposito.

E a far visita e dare sostegno ai suoi grillini è giunto anche il Capo due volte. Un primo saluto in piena notte ("Anche se uno è di Casa Pound ma ha i requisiti da noi previsti io lo candido…: la democrazia è questa…", ha detto fra l’altro a difesa della democraticità del suo MoVimento) ed uno show poco dopo l’apertura del Viminale.

"I miei – ha denunciato fra l’altro – sono qui in piazza da giorni, transennati. Qui non c’è più uno Stato. C’è solo Polizia. Noi in piazza transennati, loro dentro a inventarsi di tutto per impedirci di presentare le nostre liste, cambiare regole e procedure in ogni momento. La carta che non va bene, le firme che sono storte, addirittura i consoli che all’estero fanno di tutto per impedire di sottoscrivetre le candidature. Si inventano ogni difficoltà. Ma io sono pronto: sono qui con avvocati, notai, comitati. Tutto quello che ci potranno chiedere me lo sono portato..".

"Anche voi giornalisti – si è rivolto ancora Grillo ai mezzi di informazione – non potete più fare finta di restare imparziali e limitarvi a descrivere e fintamente essere sopra le parti. Biosogna schierarsi tutti, stavolta. Qui sta crollando tutto. Il nostro Stato è fallito. Siamo al collasso. Io non entro affatto in Parlamento: io vado a vedere cosa ancora è rimasto e si può fare. Chi in Parlamento c’è già lo sa benissimo anche lui che è già morto…".