Oliari (GayLib): Gay italiani, non votate i partiti minori, nè cattolici

“L’esclusione di nostri rappresentanti dalle liste pseudo-libertarie di centro, seppure in posizioni ineleggibili, nonostante l’ampio curriculum fatto di importanti battaglie e di risultati, ci porta a invitare i gay italiani a non dare il loro voto alle liste minori e ai partiti cattolici di centro”. Lo afferma in una nota Enrico Oliari, presidente di GayLib (gay di centrodestra), il quale continua dicendo che “in controtendenza rispetto a quanto avviene in Europa, taluni pensano che economia e diritti civili siano due argomenti che si escludono a vicenda, ma basta guardarci intorno per vedere che sono proprio i paesi chiusi sui diritti e sulle libertà in nome dei falsi moralismi a soffrire di più la crisi economica. Personalmente ero rimasto di stucco – ha poi spiegato Oliari – quando ho visto che a possibili integerrimi candidati della nostra associazione, la quale è arrivata alla Corte Costituzionale per i matrimoni gay, la quale ha ideato con il Prefetto Manganelli l’Oscad e ancora si è resa protagonista di battaglie fondamentali da oltre 15 anni, Mario Monti avesse scelto per il Senato un esercente della movida e dei siti gay per di più da sempre militante e candidato del Partito Democratico. Sono anche rimasto deluso dell’incapacità di Futuro e Libertà, partito al quale diversi di noi sono iscritti (personalmente sono membro dell’Assemblea Nazionale) di saperci riservare la minima considerazione, cosa che ci fa dedurre un possibile nuovo percorso poco libertario e molto moralista, per cui non ci resta che invitare i gay e le lesbiche che si riconoscono nelle posizioni di centrodestra a non votare le formazioni minori, cioè sensibili al salvataggio delle poltrone, e soprattutto ai partiti cattolici, tradizionalmente ostili, de facto, alle nostre istanze”.