In Italia ”la ripresa dovrebbe esserci dopo il primo trimestre del 2013, ma la crescita resterà contenuta, intorno all’1%”. Si tratta di ”una performance insoddisfacente per la nostra economia”, ma ”non sarà necessaria una manovra correttiva”. Lo dice il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nel corso dell’audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo, a Bruxelles. ”Sul fronte fiscale ci aspettiamo un avanzo primario sul Pil del 3% già nel 2012, per arrivare a un avanzo del 5% al 2015”, dice quindi Grilli. Quanto al Pil, ”nel 2012 dovrebbe registrare una contrazione del 2,4%”, e tale tendenza ”dovrebbe terminare nel primo trimestre del 2013”. ”A contribuire al rilancio saranno le esportazioni e gli investimenti”, aggiunge. Grilli spiega inoltre che ”a livello nazionale i paesi dell’Unione europea hanno compiuto straordinari sforzi di consolidamento accompagnati da riforme strutturali. Da questo punto di vista ritengo che l’Italia rappresenti un buon esempio… Oggi l’Italia è un paese diverso, che sta cambiando in modo significativo a mio avviso non reversibile”. Per Grilli, quindi, ”la strada non terminata”, ma ”tutte le istituzioni responsabili sapranno portare avanti questo processo”.