Con l’aumento verticale degli oneri fiscali nel 2012 e i rincari delle tariffe energetiche, oggi due famiglie su tre riescono ad arrivare a fine mese solo con tagli radicali alla spesa, compresa quella per la tavola, che infatti diminuisce sia in quantità che in qualità. Lo comunica, in una nota, la Cia (Confederazione italiana agricoltori), commentando i dati diffusi dall’Istat.
Non solo la metà delle famiglie riduce i volumi di spesa alimentare. Ormai il 28% degli italiani compra quasi esclusivamente nei discount e il 34% opta per cibi di qualità inferiore perchè sono molto piu’ economici. Inoltre – osserva la Cia – nelle dispense si moltiplicano cibi in scatola e surgelati e si ricorre più spesso al ”junk food”, a tutto discapito dei prodotti freschi tipici della dieta mediterranea: nell’ultimo anno, infatti, ben il 41,4% delle famiglie ha ammesso di aver ridotto i consumi di frutta e verdura e il 38,5% quelli di carne e pesce. Gli italiani sono allo stremo – continua la Cia – e aumenta il pessimismo e la sfiducia nel futuro. Per questo motivo, la prossima legislatura dovra’ necessariamente prendere provvedimenti a sostegno delle famiglie, riducendo gli oneri fiscali e rilanciando i consumi domestici. Altrimenti l’Italia non uscirà mai dal tunnel della crisi.