Dopo la promessa di abolire l’Imu e di restituire agli italiani la tassa pagata nel 2012, Silvio Berlusconi insiste sul terreno del fisco per lanciare l’ultima volata al Pdl: "se avrò la maggioranza si potra’ fare un condono tombale", garantisce in mattinata. Parole che suscitano la reazione tra l’ironico e il liquidatorio degli avversari politici: "Ora il condono? Poi cos’altro?", chiede Mario Monti. Per Gianfranco Fini "ha superato la soglia della decenza". Antonio Ingroia definisce l’agenda Berlusconi "un romanzo criminale", mentre il viola Mascia chiede l’intervento dell’Osce. Tanto che, nel pomeriggio, in una conferenza stampa a Trieste, il Cavaliere corregge il tiro e ridimensiona la proposta: "Forse si e’ creato un equivoco. Il condono tombale si impone in caso di una riforma fiscale globale". E annuncia: "Faremo un condono interno a Equitalia". Ma e’ contro Monti che si scaglia l’offensiva dell’ex premier e del Pdl. Il primo ad invocare le dimissioni da senatore a vita di Monti e’ il segretario Alfano. Poi e’ lo stesso Berlusconi ad andare all’attacco: "Monti non e’ piu’ credibile. Si dimetta, le sue accuse sono infondate e aggressive dal punto di vista dell’immagine". Quanto al Wall Street Journal, che imputa anche alle promesse di Berlusconi la responsabilita’ del segno rosso dei mercati, l’ex premier rigira la ‘colpa’ allo scandalo che coinvolge la banca senese: "La borsa va giù per Mps. Io l’unico credibile quando faccio promesse". L’ex premier, all’indomani dell’annuncio ‘choc’ di Milano, continua a ‘sfornare’ proposte: e’ possibile aiutare i cittadini in difficolta’ abitativa offrendo loro, a prezzi calmierati, le case popolari di proprieta’ dello Stato. E di fronte all’ironia che spopola sul web, il Cavaliere mostra indifferenza. Anzi, "ci fanno solo pubblicita’". L’ex premier difende la proposta sulla restituzione dell’Imu ("Faremo un accordo con le Poste che hanno i contanti a sufficienza per fare le operazioni e se uno non vuole andare all’ufficio postale trasmette al ministero del Tesoro i suoi estremi bancari e il Tesoro fa il bonifico in 10 minuti") e mostra indifferenza verso l’accusa del Professore che intravede una sorta di "voto di scambio". Monti? "Ne dice tante di stupidaggini", afferma l’ex premier, rivendicando per se’ l’attestato di affidabilita’: "Se in Italia c’e’ qualcuno che e’ credibile questo e’ il sottoscritto. Perche’ dissi che avrei abolito l’Ici e l’ho abolita". Il Cavaliere ricorda poi di non aver mai alzato le tasse, torna a smentire le accuse di aver mandato l’Italia sul lastrico e parla di "quasi colpo di Stato" ai suoi danni per farlo dimettere. Berlusconi e’ un fiume in piena e ospite della trasmissione l’Aria che tira, su La7, alterna attacchi ai sindacati, ai giudici (dietro la vicenda Mps ci sono "scandali che in campagna elettorale la magistratura si guarda bene dal sollevare"), e alla sinistra, con battute anche autoironiche ("avevo una statura ragguardevole, ero alto 1,71, poi con l’eta’ ho perso un centimetro"), ma ‘scivola’ sul costo della pasta, dopo aver rivelato di andare ogni tanto al supermercato: "Quanto costa un chilo di pasta? Boh, 1 euro e 800…". Poi difende le liste del Pdl ("non si possono condannare persone che se guardiamo alla loro storia si vede che sono capaci e appassionati", dice di Polverini e dell’ex consigliere regionale in Lazio Mario Abruzzese), sostiene che davanti "a Scilipoti bisogna togliersi il cappello" e rivendica la battaglia su Alitalia ("mi opporro’ alla vendita ad Air France"). Ma e’ sul fisco che il Cavaliere punta per la rimonta finale. Di fronte a una telespettatrice che lamenta di essere ‘strozzata’ dalle tasse e promette il suo voto solo in caso di condono tombale, l’ex premier non ha dubbi: "Assolutamente d’accordo a fare il condono tombale, io l’ho sempre detto ma la sinistra e’ sempre stata contraria e se ora ci daranno la maggioranza penso dovremmo farlo". Salvo poi specificare, in serata: "il condono si impone in caso di una riforma fiscale globale, passando da un sistema fiscale a un nuovo regime che introduca finalmente una tassazione dalle persone alle cose. E’ chiaro – ha concluso – che in questo caso occorre un condono per un nuovo inizio". Infine, Berlusconi ribadisce di non prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi di pareggio: "Non mi esercito su ipotesi che non considero realistiche", afferma, riconoscendo invece che ieri il rigore concesso al Milan contro l’Udinese "era dubbio, ma e’ stata una grandissima gioia".