Mario Monti sceglie Milano per lanciare un duro attacco a Silvio Berlusconi a proposito della restituzione dell’Imu: ”Il mio predecessore, che ritiene di essere anche il mio successore, continua a fare promesse, cercando di comperare i voti degli italiani con i soldi degli italiani”. Il premier dimissionario spiega di essersi sentito a disagio in queste settimane nei panni del leader politico: ”I miei avversari sanno fare bene il gioco della politica, composto da attacchi giornalieri che attirano attenzione, slogan brevi e incisivi e promesse accattivanti che non verranno mantenute e, se verranno mantenute, creeranno una situazione ancora più grave”. Da qui l’impegno a fare il rush finale della campagna elettorale ”cercando di essere sempre più me stesso: Lascio che altri dicano ciò che le gente vuole sentirsi dire e continuerò a dire quello che penso. Forse per questo nessuno dei miei illustri antagonisti politici vuole fare un confronto con me. Ho sempre detto che io fin dal primo giorno ero disposto a farlo ma finora non e’ stato possibile”. Al duro attacco a Berlusconi non seguono aperture al centrosinistra. Monti prende infatti posizione contro il ”voto disgiunto” in Lombardia che era stato proposto pure da alcuni settori del suo movimento (preferenza per Umberto Ambrosoli, candidato del centrosinistra, e non per Gabriele Albertini come governatore e preferenza sul simbolo di Scelta civica). Dichiara il premier contro ”i giochetti nell’urna”: ”Albertini e’ stato coraggioso e un amministratore piu’ esperto di Ambrosoli. Non condivido la logica del voto utile, auspico che coloro che voteranno Scelta civica votino Albertini”. Monti attacca pero’ il candidato del centrodestra: ”Considero fortemente negativo se la Lombardia fosse governata da Maroni”. Il voto disgiunto, negli intenti di chi lo propone, ha come obiettivo proprio battere il leghista Roberto Maroni, candidato del centrodestra. Il leader centrista ribadisce la sua posizione a Tgcom24: ”Non condivido la logica del cosiddetto voto utile o inutile e quindi auspico che coloro che voteranno Scelta civica alla Camera e al Senato votino Albertini”. Poi attacca Berlusconi e il segretario del Pd parlando delle conclusioni del recente Consiglio europeo a Bruxelles: ”E’ un po’ infantile parlare di vittoria di Pirro come fatto da Bersani perchè è chiaro che ognuno ha interesse a rivendicare una vittoria nel proprio paese. E’ verissimo che in Europa temono il ritorno di Berlusconi, perche’ ne hanno avuto abbastanza di un’Italia che rischia, con la fragilita’ politica, l’incapacita’ di decidere e l’indisciplina finanziaria, di mettere ancora a rischio se stessa”. Sulle prospettive del dopo voto, il premier argomenta: ”Tutto e’ possibile, ma una cosa e’ certa: il nostro movimento apparterra’ a una maggioranza e a un governo solo se la maggioranza e il governo avranno un chiaro indirizzo riformista. Non voglio che i sacrifici che abbiamo dovuto chiedere agli italiani siano dissipati. Visto che abbiamo stabilizzato la situazione di bilancio e’ possibile pensare a una graduale riduzione delle tasse”. La replica di Berlusconi arriva ieri sera nel corso della trasmissione su La7 ”In onda”: ”E’ indecente l’avermi paragonato ad Achille Lauro. Noi restituendo l’Imu non solo riavviciniamo gli italiani allo Stato, ma riattiviamo un circolo virtuoso sui consumi” (Monti contro Berlusconi aveva evocato la figura del monarchico Achille Lauro, piu’ volte sindaco di Napoli: ”Cinquant’anni fa c’era chi prometteva in cambio dei voti qualche chilo di pasta, o una scarpa con riserva di dare l’altra a voto ottenuto”). Prosegue il leader del Pdl: ”Monti, dicendo che l’Europa teme il mio ritorno ha detto una grande cazzata. Monti e’ la piu’ grande delusione della mia vita, peggio di Fini e Casini. Non conosce la realta’ economica e ha fatto degli errori incredibili”. Aggiunge sull’Imu: ”Non credo proprio che i mercati possano reagire male a una misura come questa perche’ sanno che una simile misura puo’ innescare un circolo virtuoso sull’economia”. Berlusconi si e’ detto convinto di poter battere Monti e Bersani: ”Io chiedo agli italiani di darmi una maggioranza straordinaria. In questo momento sono convinto di vincere le elezioni perche’ quando vado in giro per l’Italia c’e’ un entusiasmo incredibile, superiore a quello del 1994”. Il leader del Pdl annuncia che nel nuovo contratto con gli italiani che ha intenzione di rendere pubblico ci sara’ ”l’ impignorabilita’ della prima casa”: ”L’attivita’ di Equitalia ha fatto sentire lo Stato come un nemico. Nel nuovo contratto con gli italiani metteremo non un condono, ma una regolamentazione che prendendo spunto dalla crisi ridurra’ le sanzioni e cancellera’ gli interessi, non le imposte perche’ non si puo’ fare”. Berlusconi conferma infine di voler modificare le legge sulla cittadinanza e di voler regolamentare le convivenze: ”Chi e’ nato qui puo’ fare domanda per diventare cittadino a 18 anni. Una situazione che va rivista. Sono assolutamente convinto che si debba intervenire con un voto parlamentare per dare garanzie e riconoscere i diritti delle coppie di fatto. Dico pero’ no ai matrimoni, che devono restare tra uomo e donna, ma si’ alla regolamentazione delle coppie di fatto, non solo per le coppie omosessuali ma anche per le convivenze fra il parroco e la sua perpetua o tra due sorelle”.