Il 2012 anno ‘nero’ dell’industria italiana. Secondo l’Istat, gli ordinativi sono crollati del 15,3% mentre il fatturato ha subito un calo del 4,3%. Gli ordinativi totali hanno registrato una riduzione congiunturale dell’1,8%, sintesi di un calo dell’1,3% degli ordinativi interni e del 2,5% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali sono diminuiti del 3,7% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con il mese di dicembre 2011, l’indice grezzo degli ordinativi ha segnato una variazione negativa del 15,3%. L’aumento piu’ marcato si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+11,4%), mentre il calo più rilevante si osserva nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-26,0%).
Quanto al fatturato, a dicembre, al netto della stagionalità, aumenta dello 0,8% rispetto a novembre, con una crescita dello 0,5% sul mercato interno e dell’1,5% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo registra una flessione del 2,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 6,3%, con un calo del 9,2% sul mercato interno e dello 0,5% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+3,9%) e per i beni di consumo (+0,1%), mentre sono in diminuzione energia (-0,8%) e beni intermedi (-0,1%). L’indice grezzo del fatturato scende, in termini tendenziali, del 9,2%: il contributo piu’ ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi. Nell’intero anno 2012 il fatturato e’ diminuito del 4,3% rispetto al 2011.