I finanzieri della Compagnia di Messina, nel corso di un servizio volto a contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, hanno denunciato C.S. 60enne messinese, che per oltre 5 anni aveva indebitamente percepito la pensione della propria madre, deceduta sin dal marzo 2007.
L’indagine è scaturita da una preliminare attività investigativa del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma con la collaborazione dell’INPDAP e ha consentito di accertare che C.S. sino a oggi ha beneficiato della pensione della defunta madre, per un importo complessivo di quasi 90.000 euro.
Le Fiamme Gialle messinesi, dopo i preliminari riscontri, svolti anche presso la locale sede provinciale dell’INPDAP, hanno accertato che la pensione erogata dall’istituto previdenziale mediante accredito diretto su di un c/c cointestato alla defunta ed al figlio, veniva puntualmente utilizzata da quest’ultimo via web per pagamenti di utenze varie e per bonifici in suo favore.
Gli accertamenti bancari condotti dai militari operanti hanno permesso di rinvenire oltre 55.000 euro sul c/c cointestato , somma sottoposta a sequestro e messa a disposizione dell’A.G. procedente.
C.S. è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Messina per truffa aggravata per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica rimane uno degli obiettivi strategici dell’azione della Guardia di Finanza, che in tale ambito è chiamata a rafforzare il suo ruolo di organo ispettivo di riferimento per le Amministrazioni statali, le Regioni e le autonomie locali, in una prospettiva di contenimento e razionalizzazione delle uscite di bilancio nonché del recupero dell’indebito percepito.