"Bersani è uno stalker politico, un morto che parla, non voteremo mai la fiducia al suo governo".
Beppe Grillo torna ai toni da campagna elettorale e sbatte la porta in faccia al segretario del Pd che, aggiunge Grillo, "da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi come al suo posto farebbe chiunque altro. E’ riuscito persino a perdere vincendo". Secca la replica del numero uno dei democratici: "Quel che Grillo ha da dirmi, insulti compresi, lo voglio sentire in Parlamento. E lì ciascuno si assumerà le proprie responsabilità. Ma sul blog di Grillo i commenti contrari alla linea del leader del Movimento 5 stelle sono centinaia e spesso sono i più votati: in molti chiedono al comico-leader di non repingere l’offerta del Pd, anzi, di adottare il cosiddetto ‘Modello Sicilia’ per provare a cambiare le cose dall’interno. Sul ‘morto che parla’ Grillo sbaglia come nel film di Totò
"Ora i ragazzi sono in Parlamento: falli lavorare, e fatti da parte. O vali piu’ di uno?", commenta un elettore del Cinque Stelle. E ancora, con toni ancora piu’ duri, Andrea P. dice: "Uno vale uno. Grillo vale Casaleggio. Gli eletti non contano un cazzo". Domenico da Salerno esclama: "Per votare le proposte bisogna prima che si dia la fiducia al governo….non facciamo cazzate". L’apertura ‘programmatica’ ai grillini resta la linea del centrosinistra: "Chiederemo un voto in Parlamento su una piattaforma programmatica di quattro o cinque punti qualificanti", ripete Enrico Letta che fa muro attorno al segretario del Pd sottolineando che sara’ lui il candidato premier di un eventuale governo di centrosinistra. "Proporremo a tutto il parlamento – aggiunge Letta – un programma su etica pubblica, riforma dei partiti e della legge elettorale, politiche economiche per i giovani, impegno a far si’ che l’Europa non sia piu’ solo quella dei tagli e dell’austerity ma si misuri con provvedimenti volti alla crescita". Bersani incassa la difesa del partito e incontra Nichi Vendola per fare il punto sul nodo alleanze. Guardare al cambiamento espresso dal voto a Cinque Stelle e’ necessario, ribadisce il leader di Sel. "Mi auguro sinceramente che si riuscira’ a dare una risposta forte al vento di cambiamento che soffia impetuoso nel Paese. Su questo convincimento ho registrato una condivisione totale con Bersani", dice Vendola.
"Non esistono soluzioni che rimandino al passato più cupo. Niente governissimo, spero che non sia questo l’auspicio di Grillo". All’ipotesi ‘governissimo’ guarda invece il Pdl, con Berlusconi che si dice pronto ad aderire ad un progetto di larghe intese con il Pd, ma senza Monti. Secondo Fabrizio Cicchitto "è necessario avere un approccio costruttivo, altrimenti il movimento di Grillo non farà che crescere, mettendo la nostra societa’ e la nostra economia in pericolo". Berlusconi, spiega Cicchitto, è "pronto a un confronto aperto tra le principali forze politiche per trovare un’intesa di lunga durata".