Inflazione: carrello della spesa meno caro

A febbraio i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori, quei prodotti compresi nel cosidetto carrello della spesa, aumentano dello 0,4% su base mensile e del 2,4% su base annua, in ulteriore rallentamento dal 2,7% di gennaio. Lo comunica l’Istat.

Sempre a febbraio l’inflazione è salita dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,9% nei confronti di febbraio 2012 (era +2,2% a gennaio), numeri che confermano le stime provvisorie.

Lo comunica l’Istat.

Il rallentamento dell’inflazione a febbraio è in parte imputabile alla frenata della crescita su base annua dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,1%, dal +4,8% di gennaio).

Altro ulteriore fattore di contenimento dell’inflazione e’ riconducibile al calo dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (-4,2% in termini sia congiunturali sia tendenziali). L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende a +1,5% dal +1,7% di gennaio. L’inflazione acquisita per il 2013 e’ pari allo 0,8%.

A febbraio l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce su base mensile dello 0,2% e aumenta su base annua del 2,0% (dal 2,4% di gennaio). Anche in questo caso sono confermate le stime preliminari. La flessione congiunturale e’ in larga parte dovuta alla dinamica dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.

L’indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) diminuisce dello 0,2% sul piano congiunturale e aumenta dell’1,9% su quello tendenziale.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, non varia su base mensile e aumenta dell’1,8% su base annua.